L’agopuntura si sta rivelando sempre più efficace nel trattamento della paralisi facciale. Anche chiamata paralisi di Bell (dal nome dell’anatomista scozzese Charles Bell che per primo la identificò) è una debolezza o paralisi unilaterale improvvisa del VII nervo cranico, il nervo facciale, spesso di causa sconosciuta. I sintomi della paralisi del nervo facciale comprendono paresi emifacciale che interessa sia la parte alta che quella bassa del volto.
La diagnosi è clinica e si fa con la semplice valutazione del paziente dopo la raccolta di una buona diagnosi. La foto che segue rappresenta un classico caso di paralisi di Bell.
Causa
La causa della paralisi del nervo facciale è per più del 50% dei casi idiopatica, ovvero non conosciuta. Il meccanismo a monte della paralisi sembra essere l’edema del nervo facciale che va a comprometterne la sua fisiologica funzione. Nuove ricerche sembrano suggerire che alla base dell’edema ci sia o un processo autoimmune o un’infezione virale (Herpes Simplex, Epstein-Bar, Cytomegalovirus e altri ancora)
Sintomatologia
Spesso i primi sintomi che compaiono sono un dolore retroauricolare, qualche ora dopo inizia la paresi che raggiunge il suo culmine nelle successive 24/48 ore. Si può avvertire un senso di pesantezza e intorpidimento al volto e il lato colpito diventa inespressivo e appiattito (vedere figura sopra). Più raramente si può riscontrare una errata salivazione (eccessiva o insufficiente), un cambiamento del gusto e iperacusia monolaterale.
Diagnosi
Benché ci si possa valere di strumentazioni diagnostiche per escludere alcune patologie (RM, elettromiografia), di solito la diagnosi si effettua con la raccolta dell’anamnesi e con la semplice valutazione clinica del medico.
Andamento
E’ una malattia che, se non viene adeguatamente trattata, tende a guarire spontaneamente nel giro di 4-6 mesi dall’esordio. Purtroppo in questi casi non si ha sempre un recupero completo e possono rimanere alcune difficoltà motorie o sensitive. E‘ dunque importante agire tempestivamente per velocizzare i tempi di recupero e minimizzare la possibile presenza di sequele.
Trattamento
Il trattamento standard prevede l’uso di corticosteroidi a volte associati ad antivirali. L’uso di quest’ultimi però al momento non gode di molta conferma nella comunità scientifica, sembra che il cortisone da solo sia sufficiente. In caso di terapia adeguata i sintomi principali dovrebbero rientrare nel giro di poche settimane. In caso di resistenza al trattamento è necessario proseguire l’iter diagnostico per approfondire meglio la problematica. Essendo una patologia che coinvolge il tessuto nervoso periferico è importante iniziare una buona terapia integrativa di supporto a base di agenti antiossidanti (Quercetina in primis, ma anche Curcumina) e vitamine del gruppo B. Il tessuto nervoso è molto sensibile agli stress ossidativi ed è dunque importante cercare di ridurre il più possibile il loro importante effetto.
Agopuntura e Paralisi Facciale
L’agopuntura la si può usare sia come singola terapia che in accompagnamento alla terapia convenzionale. Come sempre va considerato l’individuo nella sua interezza e unicità al fine di elaborare correttamente un percorso terapeutico individualizzato. Si usano spesso punti locali che seguono il percorso del nervo facciale e poi, in base al quadro complessivo dei sintomi e dell’anamnesi, si va a completare il trattamento con punti somatici che hanno il fine di armonizzare l’intero trattamento e curare, in toto, la persona. In base alla situazione si può utilizzare sia l’auricoloterapia, ovvero la puntura di alcuni particolari punti del padiglione auricolare, che la craniopuntura secondo Yamamoto
Un recente studio(1) pubblicato a maggio 2019 sulla prestigiosa rivista Medicine di Baltimora ha voluto analizzare la differenza di risultati tra il trattamento della Sindrome di Bell con agopuntura o con terapia standard (corticosteroidei). L’autore dello studio, Rongchao Zhang, in una metanalisi e systematic review di 11 articoli inclusi rapporto, ha concluso che nonostante la scarsa qualità dei trial clinici considerati e il loro scarso numero, si può affermare che l’agopuntura ha un maggior tasso di successo nella cura della paralisi del facciale rispetto al trattamento farmacologico.
Ulteriori Considerazioni
E’ interessante notare che il punto anatomico in cui emerge il nervo facciale dal cranio, posizionato in prossimità della ghiandola parotide, dietro il lobo dell’orecchio, corrisponde quasi esattamente con un punto particolare dell’agopuntura cinese: SJ7 – Yifeng. L’ideogramma doppio che lo compone ha significato di Yi, schermo di piume, e Feng, il vento della medicina cinese. Questo punto è dunque una zona di protezione dal Vento/Feng che può penetrare col suo soffio perverso nell’organismo e invaderlo interamente. Questo è un suo punto d’entrata che diventa sensibile quando l’organismo è debole e non ha sufficiente vitalità. Non è un caso dunque che questo punto è sovente trattato sia per la paralisi del facciale, che per la nevralgia del trigemino e anche per gli acufeni quando la patogenesi, secondo la Medicina Cinese, indica nel vento esterno una sua causa. In quanto punto di riunione con la Vescica Biliare (GB) che giace con il Triplice Riscaldatore (SJ) sullo stesso strato dello Shao Yang esso è di grande importante nel trattamento di tutti i casi di Vento sia esso esogeno od endogeno.
Bibliografia:
Zhang R, Wu T, Wang R, Wang D, Liu Q. Compare the efficacy of acupuncture with drugs in the treatment of Bell’s palsy: A systematic review and meta-analysis of RCTs. Medicine (Baltimore). 2019
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