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Meridiani d'Agopuntura - cosa sono?


I meridiani (o forse meglio canali), questi sconosciuti. Cosa sono? Esistono davvero? Sono forse frutto della fantasia millenaria della Medicina Cinese? Si possono toccare, osservare?

E i punti? Perché si punge e non ?

Queste sono tra le più frequenti domande che mi vengono poste sia da chi si affida alle mie cure che da colleghi e simpatizzanti che vorrebbero capire qualcosa di più sull'agopuntura.

In rete ho trovato questo articolo di Francesca Cassini apparso sul sito benesseredonne.it. Vorrei proporvelo perché in poche e semplici righe spiega bene cosa ci può dire la scienza nostrana su queste misteriose strutture.

 

Il tuina, come l’agopuntura, utilizza i punti dei meridiani, la rete di canali energetici che percorre tutto il nostro corpo. I meridiani non sono strutture anatomiche, ma sono vie preferenziali di scorrimento di qi (energia) e xue (sangue), quindi di nutrimento e informazioni.


Questa rete attraversa il nostro corpo non solo longitudinalmente (meridiani principali e straordinari, che hanno punti propri sulla superficie del corpo), ma anche trasversalmente e nel senso della profondità: collegano quindi tutte le parti e le aree del corpo con il “cuore energetico” dell’essere umano, ossia gli organi e i visceri che si occupano di produzione e distribuzione delle sostanze indispensabili alla vita, portando nutrimento, informazioni, messaggi, calore, umidificazione, attivazione e protezione ovunque sia necessario.


I punti dei meridiani, quelli utilizzati da tuina, agopuntura e shiatsu, sono una sorta di “interfaccia” attraverso la quale possiamo comunicare con il nostro organismo, dialogando sia con la struttura materiale/fisica che con quella funzionale (es. funzionamento energetico di organi e visceri) e con quella “sottile” (emozioni, pensieri, sentimenti…).

Lavorare sui punti e sui meridiani, quindi, è un modo per entrare in comunicazione con l’intero organismo, indirizzando i movimenti di qi e sangue, interagendo con le funzioni energetiche di organi e visceri e dialogando con la nostra componente emotiva/mentale/psicologica.


È possibile tracciare delle corrispondenze fra l’idea di meridiani e punti che fa parte della medicina cinese da più di 2000 anni e la moderna anatomia e fisiologia occidentale? A questo tema sono stati dedicati moltissimi studi, la maggior parte dei quali ha portato alla conclusione che punti e meridiani siano strutturalmente e funzionalmente un po’ diversi dal resto dei tessuti limitrofi.


Per uno studio pubblicato nel 2013 dal Journal of Electron Spectroscopy and Related Phenomena, ricercatori hanno usato una tecnica di immagine di contrasto sia sui punti dell’agopuntura (ST36 e ST37, due punti del meridiano di Stomaco situati sulla gamba) che altrove sul corpo. Questa scansione ha rivelato una chiara distinzione tra i punti comuni e le strutture anatomiche costituite dai punti di agopuntura: questi ultimi, infatti, hanno una densità maggiore di “micro-vasi e contengono una grande quantità di strutture microvascolari involute”.



In uno studio precedente, i ricercatori hanno utilizzato un microsensore amperometrico di ossigeno per rilevare variazioni nella pressione dell’ossigeno in diverse zone della parte palmare del polso, concludendo che la pressione parziale dell’ossigeno era significativamente più alta nei punti di agopuntura. In questa immagine, tratta dallo studio, si può vedere come le zone con la pressione parziale più elevata (rosso, arancione e giallo) corrispondano ai punti dell’agopuntura.


Altri studi (ad esempio, Langevin, H.M., Churchill, D.L., Wu, J., et al., Evidence of connective tissue involvement in acupuncture, FASEB Journal 16 (8) (April 2002), p. 872-874) confermano che i più comuni punti di agopuntura si trovano all’interno di alte concentrazioni di tessuto connettivo, dove si incontrano e si intersecano i diversi piani di questo tessuto. Secondo studi recenti, il connettivo sarebbe in grado di trasmettere segnali elettrici, meccanici e chimici in tutto il corpo, del quale costituisce la struttura portante.


L’idea generale è, quindi, che i meridiani e i loro punti debbano la loro capacità di trasmettere messaggi e far circolare sostanze all’essere situati in aree con strutture vascolari speciali e caratterizzate da un tessuto maggiormente in grado di trasmettere gli stimoli: queste caratteristiche permettono loro di fare da interfaccia per la comunicazione con il nostro “sistema corpo-mente” e di essere di conseguenza utilizzati per fornire a questo sistema le indicazioni su come riequilibrare ciò che non va al suo interno.


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