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Il freddo fa bene?

Il freddo fa bene? Cosa ci dice la Medicina Cinese

Il generale inverno imperversa fuori casa, qui nelle Alpi quest’anno non è stato particolarmente forte, però tutti noi ogni volta che dobbiamo uscire di casa ci imbacucchiamo per bene nella speranza di non “prendere freddo”. Ma questo famoso freddo, fa davvero così male? Perché, per esempio, nel Nord Europa (ad esempio in Finlandia) i genitori hanno l’abitudine di lasciare i neonati nelle culle fuori casa anche in pieno inverno? Da noi questa abitudine suscita terrore, eppure pare che sia una pratica che temperi per bene il nostro corpo a far fronte agli agenti atmosferici avversi.

La Cultura cinese ci parla spesso di fattori patogeni esterni come i climi. Nell’agopuntura freddo, vento, caldo torrido, umidità e secchezza sono considerati come dei veri agenti patogeni (alla stregua dei nostri virus e batteri) che possono causare molteplici malattie e sindromi. Tutto ciò ci sembra assai lontano dalla nostra visione medica della patogenesi, però in realtà, a ben vedere questo paradigma eziologico offre degli interessanti modi di osservare lo stesso sintomo. D’altronde fa parte della cultura popolare nostrana, la credenza che un “un colpo d’aria” possa causare il torcicollo o che “l’umidità penetra nelle ossa”. Queste sono diciture che ben si avvicinano a quanto la medicina cinese afferma da millenni.

Tuttavia, nonostante queste azioni legati ad eccessi di alcuni di questi fattori patogeni, un equilibrata esposizione al freddo può temprare l’organismo andando ad irrobustirlo.

Traggo da questo articolo di Karin Wallnoefer pubblicato dalla Scuola Tao, alcune riflessioni circa la possibile azione terapeutica che il freddo può avere sul nostro corpo.

Non ci vuole molto per scoprire che abbiamo a che fare con un meccanismo che coinvolge il sistema funzionale di Rene. Il freddo è il fattore climatico esterno correlato con il Rene. Questo significa che il freddo eccessivo o fuori stagione indebolisce il Rene (e lo sanno tutti i motociclisti), ma vuol dire anche e prima di tutto che il freddo nella misura giusta stimola e sostiene la forza del Rene. L’inverno in medicina cinese è la stagione correlata con il freddo: esporci al freddo durante questo periodo è necessario per una buona salute del Rene.Qual è l’effetto del freddo sull’organismo? Il freddo porta l’organismo a centrare le sue risorse. Se siamo esposti al freddo il qi (e di conseguenza anche il Sangue) si ritira dalla superficie del corpo e si concentra al suo interno. Questo movimento verso l’interno dirige il qi al Rene, lo sostiene e lo rafforza. Il Rene secondo la medicina cinese è il sistema funzionale che raccoglie e custodisce ed è per questo che ogni tipo di movimento centripeto lo rafforza. […]

Qual è la funzione del Rene rafforzata dal freddo esterno, un fattore di natura yin? Le persone temprate tramite il freddo resistono meglio al freddo e hanno una difesa immunitaria migliore, segni evidenti di uno yang di Rene più vigoroso. L’effetto positivo sulla weiqi (l’aumentata resistenza nei confronti di malattie infettive come raffreddori e influenza) in medicina cinese è spiegato dal fatto che essa deve il suo carattere particolarmente yang proprio allo yang di Rene, dal quale la weiqi deve essere “riscaldata”. Potrebbe forse sembrare strano che sia un fattore yin a rafforzare lo yang di Rene. In verità questo è un buon esempio per come “lo yin si trasforma in yang”. In che modo possiamo sfruttare queste conoscenze per aumentare la nostra e altrui salute?Dovremo per forza di cose esporci al freddo durante l’inverno. Possiamo lasciare giocare i nostri bambini all’aperto anche durante i mesi invernali, possiamo noi stessi passeggiare, sciare o fare qigong sotto la neve, possiamo spingere le carrozzine sul balcone oppure spegnere il riscaldamento nelle nostre stanze da letto. In tutto questo – come sempre in medicina cinese – la difficoltà sta nel trovare la misura giusta. Se il freddo dura troppo a lungo, è troppo forte, arriva al momento o nella stagione sbagliata o incontra una persona già infreddolita, allora perde il suo effetto positivo e diventa nocivo: invece di invigorire lo yang di Rene lo indebolisce. Per questo è importante stare al freddo ma con il corpo caldo e comunque senza esagerare. Patire il freddo per ore non ci tempra ma ci fa ammalare, non si tratta di congelare ma di dare impulsi e stimoli all’organismo. Chi non è abituato al freddo deve aumentare i tempi di esposizione gradualmente, fino a quando il suo organismo è abbastanza forte da reagire nel modo giusto.Usato in questo modo anche il freddo, come tutti i fattori interni ed esterni, ha un effetto vitalizzante e favorevole per la nostra salute. Sarebbe un grosso peccato perdere quest’occasione passando l’inverno attaccati al termosifone …!

In queste poche righe, Karin Wallnoefer è riuscita a spiegare in termini semplici e chiari in che modo il freddo tempra l’organismo dal punto di vista della medicina cinese. Tuttavia, per dare davvero uno stimolo rigenerante e rafforzante all’organismo, la pratica più corretta da seguire sarebbe la cosiddetta sauna finlandese: il passaggio rapido da un ambiente molto caldo (sauna) ad uno molto freddo (neve, acqua fredda..). Questa non fa parte solo della sapienza dei nordici, anche i nostri antenati, i Latini erano maestri di questa tecnica, tutti le loro terme cittadine, che costellavano le città dell’epoca, erano dotati sia di calidarium (stanza ad alta temperatura) che del frigidarium (vasca di acqua molto fredda).

Di questo aspetto però ne parleremo la prossima volta.

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